Da semplice “capanna” a rifugio moderno

Una storia di tenacia, emancipazione femminile e visione

La storia del Rifugio Capanna Presena è particolarmente intrecciata a quella di Elisabetta Marconi, una ragazza intrepida con il sogno di vivere e far vivere la montagna. Fu suo padre Piero a costruire l’edificio nel 1965, chiamato allora Capanna Soldà, perché appunto era una semplice capanna pensata per gli sciatori, isolata e con pochissimi comfort.

Nel 1976, Elisabetta, appena ventenne, decise di prenderne in mano la gestione, insieme alla sorella Angela e al fratello Francesco.  I tre giovani rifugisti si occupavano di tutto, dai rifornimenti alla scuola di sci.  L’avventura Marconi si è conclusa nel 1992 ma, in quei trent’anni, con dedizione, hanno fatto crescere molto il rifugio.
Tra il 2015 e il 2016, Capanna Presena – ora gestita da una società di maestri di sci del posto – è stata completamente rinnovata, diventando un rifugio moderno con alloggi confortevoli, una Spa in quota e un raffinato ristorante attento alla sostenibilità.